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Piazza dei Signori

Piazza dei Signori è il cuore pulsante di Treviso e sede dei principali avvenimenti storici. Il Palazzo dei Trecento domina la piazza: edificato nel 1185 per accogliere le assemblee delle più importanti delegazioni del paese, deve il suo nome alla suprema assise civica, il Maggior Consiglio di Treviso composto da 300 membri che trovò nel Palazzo la sua sede. Stemmi di antiche podestà e affreschi di diverse epoche ornano le pareti di un’enorme sala interna progettata per ospitare i membri delle rappresentanze.

 

I merli di tipo guelfo che oggi ricoprono la Prefettura, la Torre Civica e lo stesso Palazzo sono stati introdotti solo dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e in sostituzione di quelli ghibellini che coronavano le strutture dagli inizi del ‘900.

 

Ca' dei Carraresi

Ca’ dei Carraresi è il nome attribuito a questa casa trevigiana, erroneamente ritenuta dimora medioevale della nobile famiglia Da Carrara. L’edificio era piuttosto sede di funzionari e soldati della famiglia e prendeva il nome dallo stemma apposto sulla facciata per indicare la sua funzione di hospicium.


Secondo alcuni testi medievali, Ca’ dei Carraresi alla fine del XIV secolo era chiamata "Osteria alla Croce", dal nome della taverna e dell’ostello che si trovavano al suo interno. Confinante con l’edificio ma meno nota è Casa Brittoni, che nel 1396 venne acquista da Giovanni Berton, all’epoca gestore della stessa osteria. Le pareti interne di entrambe le case sono ricoperte da resti di affreschi medievali tra cui la "Madonna con il Bambino" del 1400.


Mostre internazionali, convegni ed esposizioni si tengono ogni anno in Ca’ dei Carraresi e ne fanno un palcoscenico illustre per la città di Treviso.

 

Loggia dei Cavalieri

La Loggia dei Cavalieri è un edificio unico nel suo genere in tutta Europa. La sua origine risale alla seconda metà del 1200 e alla podestà trevigiana di Andrea da Perugia.

 

Riservata esclusivamente ai nobili, fu utilizzata per ospitare nella buona stagione i loro giochi di società, almeno fino al 13 Dicembre 1388, quando la città fu presa da Venezia. Da quel momento una lenta rovina si abbatté sulla Loggia che venne ridotta, prima a deposito di legnami e botti, poi a sede di una rivendita di casse da morto.

 

Oggi possiamo ammirarla in tutta la sua bellezza grazie ad Abate Luigi Bailo, uno dei più importati estimatori e conservatori del patrimonio storico-artistico di Treviso che riuscì più volte a salvarla dalla demolizione.

 

Duomo di Treviso

I primi riferimenti al Duomo di Treviso compaiono nel XII secolo ma dell’antico edificio, sorto su rovine paleocristiane con grandiose forme romaniche, rimane oggi solo la suggestiva Cripta. Costruita al centro della città, l’antica cattedrale venne demolita nel Settecento per essere successivamente realizzata in stile neoclassico da Andrea Memmo e Gian Antonio Selva, su progetto dell'architetto castellano Giordano Riccati.


La facciata che si osserva oggi è identica a quella realizzata nel 1836: un imponente pronao a sei colonne ioniche con ai lati due leoni stilofori in marmo Rosso di Verona abbraccia l’ampia scalinata all’ingresso. Il portale, ricostruito nel 2005, è l'unico reperto ancora esistente dell’antica struttura romanica.


All’interno si possono ammirare tre navate e un Altare Maggiore centrale decorato da diversi affreschi, tra cui il catino absidale del trevigiano Antonio Beni. A sinistra dell'altare, la Cappella Malchiostro del 1520, affrescata dal Pordenone e scrigno di una celebre Annunciazione del Tiziano.

 

Palazzo Scotti

Palazzo Scotti fu edificato a Treviso come residenza dell’omonima nobile famiglia di Treviso. Nel 1700 Scotti Ottaviano, uno degli eredi della famiglia, su suo progetto decise di riorganizzare e ristrutturare le vecchie residenze di famiglia, di origini medievali, in un palazzo la cui facciata principale, che dà su via Sant'Andrea, rimase incompiuta.


All'interno del Palazzo, furono realizzati dal Conte Ottaviano una sala d'armi, una pinacoteca ed una raccolta di reperti archeologici che, a causa dell'estinzione della famiglia, andarono perduti.

 

Palazzo Scotti nel corso della sua storia fu alloggio del comando del corpo d'armata durante la seconda guerra mondiale, che si salvò fortunosamente durante il bombardamento del 7 aprile del 1944 dove Treviso fu quasi rasa al suolo. In seguito il Palazzo fu sede prima dell'archivio Comunale, in seguito dell'Istituto Tecnico "Riccati" e poi dell'APT (Azienda di Promozione Turistica) ed ora è adibito ad uffici del Comune.

 

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